Dantedì: di viaggi e di naufragi




La Biblioteca presenta

Giovedì 25 marzo ore 21:00

Il canto di Ulisse

Voce narrante: Claudia Crevenna

Nel 2020 il consiglio dei ministri ha approvato la direttiva che istituisce per il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, il Dantedì. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante.

Claudia Crevenna insegna al liceo e collabora con l’Università Statale di Milano. Si è laureata con una tesi sulla Divina Commedia e poi, per il dottorato, ha approfondito in particolare il tema della “memoria”.
Anni fa ha deciso che era un peccato lasciare Dante solo nelle aule di scuola o sulle pagine della letteratura critica e ha cominciato a raccontarlo in giro. Naturalmente con la consapevolezza che, visti i “grandi” che si sono cimentati e si cimentano nella divulgazione dantesca, il suo contributo è la piccola tessera di un enorme mosaico. Perché la letteratura, a suo modo di vedere, è un bene comune e serve a diffondere pensiero critico, bellezza e, nei casi più fortunati, felicità.

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Il canto di Ulisse

Voce narrante: Claudia Crevenna

Nel 2020 il consiglio dei ministri ha approvato la direttiva che istituisce per il 25 marzo, data che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della Divina Commedia, il Dantedì. Una giornata per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante.

Claudia Crevenna insegna al liceo e collabora con l’Università Statale di Milano. Si è laureata con una tesi sulla Divina Commedia e poi, per il dottorato, ha approfondito in particolare il tema della “memoria”.
Anni fa ha deciso che era un peccato lasciare Dante solo nelle aule di scuola o sulle pagine della letteratura critica e ha cominciato a raccontarlo in giro. Naturalmente con la consapevolezza che, visti i “grandi” che si sono cimentati e si cimentano nella divulgazione dantesca, il suo contributo è la piccola tessera di un enorme mosaico. Perché la letteratura, a suo modo di vedere, è un bene comune e serve a diffondere pensiero critico, bellezza e, nei casi più fortunati, felicità.

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